Il nuovo allestimento della Sala Emilio Greco

Parte della più vasta collezione di opere che Emilio Greco volle donare al Museo Nazionale d’Abruzzo nel luglio del 1992, le sculture presenti in questa sezione offrono al visitatore una immagine quanto più significativa dell’ideale di bellezza femminile nel quale l’artista vi vedeva riflessa quella perfetta armonia di forma e luce a cui aspirò durante tutta la vita.

Allontanandosi da tanta parte della scultura moderna intenta a rincorrere un dettato informale e una poetica del- la luce dissolutrice della forma quando non apertamente iconoclasta, Greco recupera, nel solco di una tradizione che inizia da Arturo Martini e prosegue con Giacomo Manzù, Pericle Fazzini e Mari- no Marini, il valore antico dell’immagine plastica in tutta la sua pienezza di forme immergendola, allo stesso tempo, in una luminosità astrattiva che conferisce alle sue sculture l’aspetto di figure atemporali, mitiche.

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