Il libro è un saggio sulla scultura abruzzese del Rinascimento che vuole in particolar modo studiare le caratteristiche stilistiche degli artisti più importanti e in particolar modo di Silvestro dell’Aquila. Questi è messo in relazione con la scultura fiorentina degli anni Sessanta e Settanta del Quattrocento e in particolare con Antonio Rossellino e Francesco di Simone Ferrucci e grazie a questa lettura è stato possibile attribuirgli la Madonna di Collemaggio, il più alto capolavoro di scultura in tutta la regione e oltre.
Il libro presenta anche una parte su Giovanni Antonio da Lucoli che, per discendere direttamente da Saturnino Gatti (a cui la Madonna di Collemaggio era storicamente attribuita) diventa figura fondamentale per il linguaggio figurativo in regione della prima metà del Cinquecento.
INTERVENGONO
Federica Zalabra, Direttrice del MuNDA
Alessandro Delpriori, storico dell’arte e autore del volume Rinascimento in Appennino. Sculture abruzzesi tra Quattro e Cinquecento
Luca Siracusano, storico dell’arte
Alessandro Delpriori è ricercatore in Storia dell’Arte Moderna all’Università di Camerino dove insegna nel corso di laurea di Tecnologie e diagnostica per i beni culturali. Si occupa dell’arte del Medioevo e del Rinascimento in particolare in Italia centrale e nell’area Adriatica. Nelle oltre 70 pubblicazioni scientifiche in riviste nazionali e internazionali e con monografie ha studiato la pittura e la scultura tra il Duecento e il Seicento, con affondi su artisti come Giotto, Carlo Crivelli, Benedetto da Maiano, Luca Signorelli, Raffaello e molto altro. Negli studi potuto sviluppare lo studio dei contesti storico artistici anche delle aree più periferiche e il rapporto tra l’opera d’arte e la sua funzione.
Ha lavorato alla gestione e alla valorizzazione dei beni culturali con società pubbliche e private nelle Marche e nel Veneto.
È stato direttore della collezione d’arte della Fondazione Domus e della Fondazione Cariverona, lavorando molto sul recupero del patrimonio disperso. È stato sindaco di Matelica durante la crisi sismica del 2016 e si è occupato molto del patrimonio culturale dell’area colpita del terremoto. Ha lavorato con musei statali e internazionali e ha curato mostre, convegni e summer school in Italia e all’estero.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.