Il MuNDA ospita una selezione di opere che spaziano dal Medioevo all’Età Moderna, dai manufatti di civiltà fiorite nel territorio, con reperti provenienti da Amiternum, Aveia e Peltuinum, al tardogotico Trittico di Beffi, perla del museo, per arrivare al Naturalismo e al Barocco del Seicento abruzzese. Si tratta di capolavori che testimoniano l’identità, la storia e la vitalità della cultura dell’intera regione, alcuni dei quali recuperati tra le macerie del sisma e restituiti a nuova vita grazie a complessi interventi di restauro.

Età antica

La sezione archeologica dell’età antica (sala A), è costituita da reperti provenienti da Amiternum, Aveia e Peltuinum, importanti centri italici e romani della conca aquilana, tra cui il Calendario Amiternino (circa 20 d.C.) e i rilievi in pietra raffiguranti un combattimento di gladiatori (I sec. a. C.) e una cerimonia funebre (I sec. d.C.).

Rilievo con ludi gladiatori
Pietra calcarea
Inizi I sec. a.C.
Proveniente da Amiternum, L’Aquila

Coperchio di urna cineraria in pietra
con serpente attorcigliato
Pietra calcarea
Fine I sec. a.C. – inizi I sec. d.C.
Proveniente da Amiternum, L’Aquila

Rilievo con corteo funebre
Pietra calcarea
Fine I sec. a.C. – inizi I sec. d.C.
Proveniente da Amiternum, L’Aquila

Calendario Amiternino
Marmo, I sec. d.C.
Proveniente da Amiternum, L’Aquila

Medioevo

Il Medioevo abruzzese (sala B) è documentato da un’eccezionale collezione di Madonne, che per ricchezza e qualità artistica ha ben pochi confronti in campo nazionale e internazionale: alcune rarissime e preziose icone dipinte duecentesche (Madonna “de Ambro”, Madonna di Sivignano, Madonna di Montereale), e numerose sculture in legno; maestose e sacrali quelle di cultura romanico-bizantina, risalenti al Millecento e Milleduecento (Madonna di Lettopalena, Madonna delle Concanelle); slanciate e flessuose quelle trecentesche, che rivelano nella dolcezza del volto e nella raffinatezza delle linee la spiritualità e la grazia della nuova arte gotica (Madonna di Fossa, Madonna di San Silvestro).

Madonna de Ambro
Pittore benedettino

Albero della Croce
Leonardo di Sabino da Teramo

Madonna del Latte di Montereale
Pittore abruzzese

Madonna in trono con il Bambino
Scultore abruzzese

Il Quattrocento

Il Quattrocento (sala C) si apre con smaglianti pitture su fondo d’oro zecchino: tra esse il Trittico di Beffi (1410-1415), attribuito al teramano Leonardo di Sabino. Testimonianze del primo Rinascimento abruzzese sono i dipinti di Andrea Delitio e le sculture lignee di Giovanni di Biasuccio e Silvestro dell’Aquila (San Sebastiano, 1478). Tra i dipinti di soggetto e committenza francescana (sala D) spicca il polittico raffigurante San Giovanni da Capestrano e storie della sua vita, opera di un ignoto maestro dalla complessa cultura, cui si attribuisce anche il dipinto raffigurante San Francesco riceve le stimmate.

San Bernardino da Siena
Sano di Pietro
Post 1450
Tempera su tavola
Proveniente dal Convento di San Giovanni da Capestrano, Capestrano (AQ)

San Francesco
Giacomo da Campli
Seconda metà del secolo XV
Tempera su tavola
Proveniente dal Convento di San Giuliano, L’Aquila

San Sebastiano
1478
Silvestro di Giacomo di Paolo da Sulmona detto Silvestro dell’Aquila
Legno intagliato e dipinto
Reca l’iscrizione:
HOC OPUS FECIT FIERI D. DOMINICUS\ ANTONII DE (CAPRINIS) DE AQUILA 1478
Proveniente dalla Chiesa di Santa Maria del Soccorso, L’Aquila

Annunciazione con l’Eterno, Angeli, san Ludovico di Tolosa e committenti
Sebastiano di Cola da Casentino
Ultimo quarto del secolo XV
Tempera su tela
Proveniente dalla Chiesa della Concezione, L’Aquila

Il Cinquecento

Nel Cinquecento (sala E) emerge l’originalissima personalità di Saturnino Gatti, recentemente rinosciuto tra le figure di primo piano del Rinascimento italiano.

Di questo artista il Museo espone due dipinti su tavola (Madonna degli Angeli, 1505; Madonna del Rosario, 1511) e diverse sculture in terracotta (Presepe di Tione e Sant’Antonio Abate, 1512), salvate dal terremoto e mirabilmente restaurate.

San Vito
Maniera di Saturnino Gatti

Madonna in trono con Bambino e angeli

Saturnino Gatti

Madonna con il Bambino e Santi
Francesco da Montereale

Adorazione dei pastori
Maestro fiammingo

Il Seicento

Il percorso di visita prosegue nella sala F, dove sono esposte le tele di importanti maestri del Seicento: Mattia Preti, Bernardo Cavallino, Jusepe de Ribera, Andrea Vaccaro, Massimo Stanzione.

Martirio di San Bartolomeo
Mattia Preti

Giobbe nel letamaio
Mattia Preti

Natività
Bernardo Cavallino

La Maddalena in meditazione del teschio
Jusepe de Ribera

I morticelli
Francesco Paolo Michetti

La Redenzione
Teofilo Patini

Ritratto di Teofilo Patini
Vittorino Scarselli

La lavandaia
Pasquale Celommi