Da venerdì 15 novembre 2024 il Museo Nazionale d’Abruzzo si arricchisce di un nuovo percorso inclusivo permanente nel Bastione Est del Castello cinquecentesco.
Sarà possibile, attraverso due modelli tattili in 3D esplorabili da tutti e dedicati soprattutto a persone con disabilità visive, accedere alla conoscenza dell’imponente fossile del Mammut vissuto sulle sponde di un lago 1.300.000 anni fa e scoperto nel 1954 in una cava vicino L’Aquila, a Scoppito.
Un’esperienza che consentirà di esplorare le forme dell’animale preistorico con la ricostruzione in resina ideata dal Museo Nazionale d’Abruzzo e realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila da Simone Rasetti, docente di “Tecniche della modellazione digitale – Computer 3D” e Marco Cortopassi, docente di “Tecnologia e materiali applicati alla scenografia”.
Sarà così possibile “entrare” all’interno dell’apparato scheletrico e muscolare del Mammut e conoscere quelle particolarità non sempre percepibili a distanza con la sola vista: il lato sinistro del cranio risulterà al tatto irregolare perché privo di zanna, così come si potranno apprezzare, nella cavità orale, due molari inferiori e due superiori che hanno permesso di stimare l’età dell’animale alla morte, 55 o più anni. Al tatto numerose saranno le pieghe della pelle individuabili lungo il massiccio corpo che nella zona del ventre, in corrispondenza delle giunture con le zampe, aumentano notevolmente per favorire l’elasticità del movimento.
Il primo modello tattile 3D è stato realizzato in scala 1:4 e restituisce il cranio con la sua difesa; il secondo riproduce l’ipotesi ricostruttiva in scala 1:40 del Mammuthus meridionalis, sulla base del modello 3D fotogrammetrico e della ricostruzione dell’esemplare in vita realizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza Università di Roma.
Questo progetto segna un’altra tappa di un obiettivo proigettuale che il MuNDA persegue con azioni costanti e tangibili sul tema dell’accessibilità, già messe in campo nelle mostre temporanee organizzate, in nome di un’inclusività senza barriere che superi forme di discriminazione ed esclusione.
Alla conferenza stampa sono intervenuti Federica Zalabra, Direttrice del MuNDA, Marco Brandizzi, Direttore dell’Accademia di Belle Arti, Silvano Manganaro, coordinatore della Scuola di Didattica e Comunicazione dell’Arte dell’ABAQ, Simone Rasetti, docente dell’ABAQ e Deborah Tramentozzi, tiflologa non vedente ed esperta di tecniche di fruizione ed inclusione per ciechi e ipovedenti che ha condotto la visita guidata anche per non vedenti.
Schede tecniche dei due modelli:
Progettazione e prototipazione modelli tattili: Museo Nazionale d’Abruzzo in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila – Corso di “Tecniche della modellazione digitale – 3D”, Docente Simone Rasetti e – Corso di “Tecnologia e materiali applicati alla scenografia”, docente Marco Cortopassi
Tecnica: Tecnologia lcd/UV
Materiali: Resina per stampa 3D UV
Cranio con difesa
Misure lunghezza 71 cm × altezza 28 cm × ampiezza 31 cm
Riproduzione in scala 1:4
Ipotesi di ricostruzione del Mammuthus meridionalis
Misure lunghezza 30 cm × altezza 20 cm × ampiezza 11,5 cm
Riproduzione in scala 1:40