Omaggio ai nove martiri aquilani

Lottiamo per la pace

di Remo Brindisi

In occasione dell’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, avvenuta il 25 aprile 1945, il Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila offre un pomeriggio di riflessione per far conoscere e riportare alla memoria i momenti che segnarono, dopo anni di dolore e distruzione, la fine della guerra e del fascismo, oltre che per permettere di sviluppare una memoria condivisa.

Il 24 aprile alle ore 16.30 nella sede di Borgo Rivera del MuNDA sarà narrata un’opera d’arte capace di rievocare la storia d’Italia: il dipinto a tecnica mista su supporto ligneo Omaggio ai nove martiri aquilani/Lottiamo per la pace di Remo Brindisi, autografato sul recto e datato 1954, è un manufatto polimaterico e bifacciale di grandi dimensioni 244 x 364 cm, per un peso complessivo di circa 150 Kg. Il recto, dipinto ad olio su compensato, è dedicato ai nove giovani aquilani che, nel settembre del 1943, vennero catturati dal contingente tedesco sulle montagne nei pressi di Collebrincioni e fucilati all’Aquila nella Caserma Campomizzi. Il verso è invece costituito da una serie di 16 manifesti del PCI giuntati tra loro e incollati a pieno sulle tavole, al fine di essere utilizzati come supporto pittorico. Sul verso l’artista ha voluto eseguire un sole giallo e una colomba recante un ramoscello d’ulivo che sovrasta un carro armato. Sul lato sinistro, in senso verticale dal basso verso l’alto, è iscritta a pennello la frase “Lottiamo per la pace”, a sinistra, nell’angolo inferiore, si rileva una data autografa siglata a pennello “1962”, che risulta essere un ingrandimento di un poster realizzato da Pablo Picasso nello stesso anno.

La Direttrice del MuNDA Federica Zalabra presenzierà all’incontro.

L’incontro sarà introdotto dal Prof. Walter Cavalieri e dal critico d’arte Antonio Gasbarrini.

Lo storico Cavalieri illustrerà le pagine salienti del suo volume “Processo per i Nove martiri” (2023) che svela lo svolgimento reale dell’episodio iniziale della Resistenza aquilana mediante lo studio degli atti giudiziari tenuti secretati a termine di legge per 70 anni dalla chiusura del processo penale conclusosi nel 1952. Ne emerge una ricostruzione originale di un episodio sul quale la memoria cittadina, in mancanza di dati certi sul suo svolgimento, ha altalenato per decenni tra gli estremi opposti della glorificazione o dell’irrisione.

Il critico d’arte Gasbarrini chiarirà le ragioni che, sul finire del 1994, hanno portato a intitolare il monumentale dipinto brindisiano “Omaggio ai nove martiri aquilani” (già “Lottiamo per la pace”). Contestualizzerà la sua figurazione con i fermenti espressivi in atto in Italia nella prima metà degli anni Cinquanta. Collegherà, inoltre, la poetica neo-realista del quadro con il successivo ciclo-svolta visionario “Storia del Fascismo” – realizzato da Remo Brindisi negli anni ’58/’61 – aprendo così più di una porta all’incipiente Nuova Figurazione o Figurazione critica che dir si voglia.

Le restauratrici Giovanna Antonelli, Barbara Costantini, Marta Silvia Filippini e Matilde Migliorini, hanno costituito una RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese), resasi necessaria per la necessità di eseguire congiuntamente e con pari responsabilità il restauro di un’opera, che, in ragione della sua complessità, ha richiesto differenti professionalità afferenti a settori disciplinari di competenza diversi.

Le restauratrici esporranno al pubblico le operazioni relative alla pratica multidisciplinare del restauro dell’opera polimaterica.

 

Walter Cavalieri, laureato in Filosofia, specializzato in Storia Contemporanea, è insegnante di ruolo nei Licei fino al momento della pensione. Tra i suoi lavori principali: “Società, politica e sindacato all’Aquila, fino al fascismo” (1989), “L’Aquila, dall’armistizio alla Repubblica. 1943-1944” (1994), “L’Aquila in guerra” (1997), “Processo per i Nove martiri” (2023). Nel 2010 ha pubblicato con Francesco Marrella il volume “Adelchi Serena – Il gerarca dimenticato” e nel 2017 con Claudio Panone “La lotta per il ripristino delle autonomia locali soppresse dal fascismo.”

 

Antonio Gasbarrini, giornalista, critico d’arte e saggista, si è laureato all’Università di Roma. Ha collaborato, a contratto, con l’Università G. d’Annunzio di Pescara.  Dal 1988 è art director del Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea “Angelus Novus” con sede a L’Aquila.  Ha fondato e diretto le riviste d’arte NACUT e, nel 2013, ZRAlt! (trimestrale multimediale). Ha curato numerose mostre in Italia e all’estero (Francia, Argentina, Finlandia, etc.) ed ha al suo attivo la pubblicazione di vari libri inerenti alla Storia dell’arte (del passato, moderna e contemporanea).

 

Giovanna Antonelli, laureata in Storia dell’Arte presso La Sapienza Università di Roma nel 1998, prosegue gli studi diplomandosi in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali presso l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma nel 2004. Da allora ha svolto la professione di restauratrice in regime di attività privata dal 2005 al 2024, collaborando direttamente per Soprintendenze, istituti ed enti culturali pubblici, privati e Fondazioni. Attualmente svolge l’incarico di Funzionario restauratore conservatore presso il Laboratorio restauro Materiali dell’Arte Contemporanea dell’ICR di Roma.

 

Barbara Costantini, nel 2016 si diploma in Conservazione e restauro dei Beni Culturali presso la Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione dei Beni Archivistici e Librari (SAF – ICRCPAL). Nel 2017 apre il suo studio e lavora come libera professionista per Biblioteche, Archivi e Musei, specializzandosi nella conservazione e nel restauro delle opere d’arte su carta e del materiale fotografico. Collabora stabilmente con diverse Istituzioni tra cui l’Istituto Centrale per la Grafica, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e la Fondazione MAXXI a progetti di studio, conservazione e restauro.

 

Marta Silvia Filippini si è laureata nel 2010 presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata ed ha conseguito una seconda laurea magistrale nel 2016 presso la Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione dei Beni Archivistici e Librari (SAF – ICRCPAL), abilitandosi per la professione di restauratore dei beni culturali. È titolare della Papier Restauro S.r.l., laboratorio specializzato nel restauro del patrimonio archivistico e librario e di opere d’arte su carta. Svolge attività di ricerca nell’ambito della conservazione e del restauro di beni librari ed è attualmente dottoranda presso l’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

 

Matilde Migliorini dopo aver conseguito la laurea magistrale in storia dell’arte contemporanea all’Università degli studi di Roma La Sapienza, si è laureata con laurea magistrale in conservazione e restauro dei beni culturali presso l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma nel 1995. Dal 1996 al 2009 è stata socia della Cooperativa CBC di Roma, con la quale ha condotto il restauro di opere d’arte di importanti autori antichi e moderni, per conto di Soprintendenze, enti pubblici e soggetti privati. Dal 2010 prosegue, in qualità di ditta individuale, l’attività di manutenzione e restauro di opere d’arte (dipinti su tela, su tavola, e altri supporti mobili, sculture lignee policrome, dipinti murali, stucchi, opere lapidee e musive). Svolge inoltre periodicamente attività di revisione conservativa e manutenzione e controllo delle opere in mostra presso diverse sedi espositive. 

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.