Continua sul territorio la performance itinerante, collettiva e sonora di arte partecipata del progetto Terre sonanti – Il Mammut, la cui ideatrice e organizzatrice è Silvia Di Gregorio dell’associazione Libera Pupazzeria, nell’ambito della quarta edizione di “Performative”, il festival internazionale di performance d’arte, danza, musica e teatro organizzato dal MAXXI L’Aquila in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.
Iniziata il 14 settembre dal Castello cinquecentesco del Museo Nazionale d’Abruzzo, la performance prosegue con gli appuntamenti nei 13 comuni dell’aquilano coinvolti nel partenariato, in cui figura anche il Museo Nazionale d’Abruzzo, e di cui è capofila il Comune di Scoppito e partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo.
Queste le tappe del mammut di cartapesta:
Il progetto “Terre sonanti – Il Mammut” , che trae ispirazione da uno dei simboli identitari del territorio, promuove sinergie tra persone, enti, associazioni, artisti, studenti e comunità per far emergere la vitalità del patrimonio culturale e le potenzialità che è in grado di esprimere facendo così del Mammut una “terra sonante” che invita a mettersi in cammino.
È stata realizzata, per celebrare i 70 anni dal ritrovamento accidentale del Mammuthus meridionalis nella cava di argilla della Fornace Santarelli a Scoppito, restituendogli simbolicamente vita, un’opera d’arte partecipata, riproduzione dello scheletro fossile di 1,3 milioni di anni fa custodito nel bastione est del Castello cinquecentesco, anche con lo svolgimento di numerosi laboratori aperti alla comunità condotti da luglio nel laboratorio di Ferdinando Tacconi, ex scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, coadiuvato da Fausto Antonetti. Sulla struttura portante del mammut in legno di abete da loro creata, l’artista Massimo Piunti ha coordinato le fasi di modellazione, decorazione e interpretazione estetica del gigante di cartapesta e curato la grafica del progetto, a cui hanno partecipato una settantina di persone provenienti dal territorio. A testimoniare l’ampia partecipazione della comunità, circa sessanta persone hanno inoltre preso parte alla costruzione della performance fisica e sonora.
Il progetto vede la collaborazione di Univaq, MAXXI L’Aquila , Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Ente Parco Sirente Velino , della “Comunità 24 Luglio”, del centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, del Liceo Artistico Fulvio Muzi, degli Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio e Rocca di Mezzo, di Navelli e di Scoppito delle associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap – casa di arte e natura, di Appstart società cooperativa Onlus, dell’impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, dell’impresa Catering 24 Luglio. È compreso nel “Festival di teatro Aria” dell’Università degli Studi dell’Aquila e gode del patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (USRC).
Ph. Francesco Paolucci