Il Museo Nazionale d’Abruzzo aderisce alle Giornate Europee dell’Archeologia (GEA), in programma dal 13 al 15 giugno 2025, presentando il nuovo parziale allestimento della Sala A, reso possibile grazie alla recente assegnazione di reperti archeologici provenienti dai depositi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara.
Il MuNDA, ai sensi delle disposizioni ministeriali e governative D.M. 53 del 9 febbraio 2024 Modifiche al decreto ministeriale 23 dicembre 2014, recante “Organizzazione e funzionamento dei musei statali” e del D.P.C.M. n. 57 del 15 marzo 2024 recante “Regolamento di organizzazione del Ministero della Cultura, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”, ha acquisito nel luglio 2024 il Parco archeologico di Amiternum, sulla cui area nel 2014 furono condotte le attività di scavo che portarono alla luce i reperti esposti oggi per la prima volta al pubblico.
Quattro dei cinque frammenti di sculture lapidee sono stati finora custoditi nei depositi della SABAP Chieti-Pescara ubicati a Sulmona e a Chieti a motivo del fatto che il Parco archeologico nell’anno in cui furono effettuate le attività di scavo era afferente alla Soprintendenza su citata; per effetto di successive riforme ministeriali il Parco è stato gestito dalla SABAP AQ-TE e dalla Direzione Regionale Musei Abruzzo.
Quasi un anno dopo la nuova formale assegnazione del Parco al MuNDA, queste testimonianze della città di Amiternum sono rientrate nel loro territorio di provenienza e finalmente esposte, permettendo di proporre un interessante confronto tra il Ritratto di privato appartenente alle collezioni del Museo e il Ritratto di privato con il capo velato proveniente dal deposito di Chieti.
L’interessante e inedito allestimento presenta cinque volti provenienti dalla città di Amiternum e appartenenti a sculture in marmo e pietra calcarea; i frammenti di rara bellezza raffigurano un Ritratto dell’imperatore Vespasiano probabilmente inserito sul fondale scenico del Teatro per onorare la sua dinastia, la famiglia dei Flavi, originaria dell’alta Sabina, la stessa regione di Amiternum; un Ritratto di privato cittadino con il capo velato, quasi certamente pertinente ad una personalità abbastanza in vista nella città di Amiternum; un Ritratto di privato cittadino che si ipotizza appartenere ad un membro dell’élite cittadina della metà circa del I secolo a.C.; una maschera teatrale di un personaggio comico ritrovata negli scavi nella vasca di una fontana posizionata davanti al Teatro romano e che presenta caratteristiche uniche, solo in parte assimilabili a quelle di altri reperti simili recuperati in Italia, in particolare a Parma, e in Spagna, a Cordova; infine una maschera teatrale di un personaggio tragico, le cui caratteristiche somatiche e iconografiche sono assimilabili a quelle di uno schiavo.
La presentazione del nuovo allestimento della Sala A si svolgerà nella prima delle tre Giornate Europee dell’Archeologia, durante le quali il Museo garantisce la più ampia fruizione delle collezioni e degli spazi espositivi connessi con le discipline dell’archeologia e della paleontologia.
Il Teatro e l’Anfiteatro del Parco archeologico di Amiternum dal 13 al 15 giugno saranno sempre aperti con orario continuato, dalle ore 8.30 alle 19.30; nella giornata conclusiva del 15 giugno il Teatro chiuderà invece alle 18.
Sabato 14 giugno presso l’Anfiteatro alle ore 11 sarà possibile partecipare ad una visita guidata gratuita condotta dal personale del Museo, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Domenica 15 giugno presso il Teatro alle ore 17 sarà possibile partecipare ad una visita guidata gratuita condotta dal personale del Museo, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il bastione est del Castello cinquecentesco che ospita lo scheletro fossile del Mammut sarà aperto il 14 e il 15 giugno dalle ore 9 alle 19 (con ultimo ingresso alle 18.30) e anche in questa sede il 14 giugno alle ore 17 sarà possibile partecipare ad una visita guidata gratuita con ingresso soggetto a tariffazione vigente.
L’iniziativa delle GEA è coordinata dall’Istituto nazionale francese di ricerca archeologica preventiva (INRAP – lnstitut national de recherches archéologiques préventives) sotto l’egida del Ministero della Cultura transalpino e con il patrocinio del Consiglio d’Europa.
Nel 2019, le JNA (Journées nationales de l’archéologie) hanno aperto le porte all’Europa e dal 2020, le Giornate nazionali dell’archeologia prendono il nome di Giornate Europee dell’archeologia (Journées européennes de l’archéologie o JEA).
Il Ministero della Cultura, con la Direzione Generale Musei e la Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, aderisce anche quest’anno con tante iniziative sul territorio nazionale per sensibilizzare i pubblici e le comunità sui temi della protezione e promozione del patrimonio archeologico nazionale.
Presentazione del nuovo allestimento della Sala A
venerdì 13 giugno ore 12.00