Dopo il successo della mostra Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento, aperta dal 1° dicembre 2023 al 3 marzo 2024, il Museo Nazionale d’Abruzzo propone al pubblico un nuovo temporaneo allestimento della Sala francescana con l’esposizione di 14 disegni provenienti dalla donazione di un collezionista privato, che dialogano con i sette dipinti su tela di Giulio Cesare e di Francesco Bedeschini delle collezioni del MuNDA.
Il nuovo progetto allestitivo è stato ideato per accogliere parte dell’importante donazione privata effettuata in memoria di Carmela Gaeta e per permettere che alcune delle opere della “Sala francescana” siano oggetto di manutenzione straordinaria, revisione e restauro nella previsione della loro futura esposizione negli spazi restaurati del Castello cinquecentesco, sede originaria del Museo Nazionale d’Abruzzo.
Si inizia il percorso di visita con la serie dei quattro santi patroni della città dell’Aquila, tradizionalmente attribuita a Giulio Cesare Bedeschini, tra le creazioni più note e fortunate del pittore, che prosegue con il disegno di Giulio Cesare Bedeschini Madonna del Carmine con i santi Carlo Borromeo, Francesco d’Assisi, Marco Evangelista, Antonio da Padova e Caterina d’Alessandria, già esposto nella mostra Nuove acquisizioni, in cui sono presenti i ritagli di carta incollati secondo la consueta tecnica del “cut & paste”. Il visitatore può ammirare la Madonna del Rosario di Giulio Cesare, che entrò nelle collezioni del Museo Nazionale d’Abruzzo nel 1969, oltre al disegno quadrettato su carta cerulea del San Giacomo Maggiore, preparatorio per la pala d’altare esposta accanto e proveniente dall’altare di patronato della famiglia Burri nella chiesa di San Domenico.
Si comprende il ruolo svolto dal figlio Francesco Bedeschini, vero e proprio padre del Barocco aquilano, artista seicentesco nel senso pieno del termine, inventor di mobili, camini, lettiere, maioliche e vestiti, ma anche e soprattutto progettista di decorazioni in pietra, stucco e legno, attraverso i sei progetti per un nuovo altare/deposito di San Pietro Celestino nella basilica di Santa Maria di Collemaggio dal taccuino di disegni, che costituiscono gli studi, di ognuno la metà speculare, per il nuovo deposito delle reliquie di san Pietro Celestino in Santa Maria di Collemaggio all’Aquila, ed i progetti per le decorazioni a stucco delle stanze dei Signori del Magistrato all’Aquila, unici tre disegni noti per la scomparsa decorazione a stucco delle stanze del “quarto” dei Signori del Magistrato, nel Palazzo Pubblico dell’Aquila, eseguita da Giuseppe Del Grande e fratelli tra il 1688 e il 1694 su progetto di Francesco Bedeschini.
Concludono il percorso della sala riallestita il dipinto che raffigura il santo vescovo francese San Trofimo di Arles e la serie delle Sante Vergini e martiri, martirizzate tra la fine del III secolo e il cadere del successivo, concepita da Francesco Bedeschini forse per illustrare la copia manoscritta, di presentazione, di un leggendario delle sante vergini e martiri. Arricchiscono la visita della sala tre modelli tattili 3D da esplorare, supportati da una scheda di descrizione, fruibile mediante codice QR o attraverso un tomo in braille, relativi a due dei quattro santi patroni dell’Aquila e al San Giacomo Maggiore e due imperdibili video realizzati per la mostra Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento da Altair4 Multimedia.